giovedì 27 novembre 2008

Da qualche mese sono una volontaria che si occupa di Pet-therapy: porto un cagnolino del canile di Faenza che non esce quasi mai, di nome Maya, in un centro per anziani che ha aderito all'iniziativa, sulle colline faentine.
Il giovedi pomeriggio Anna, Giannetto, Maria e tanti altri, aspettano intrepidi l'arrivo del cagnolino che adeguatamente pulito, si avvicina a tutti e rimane in attesa di coccole e carezze: un vero spettacolo!
I risultati sono stati sorprendenti: nascondono il pane per darlo a Maya appena arriva, le fanno ritratti e parlano con noi volontari avidi di informazioni su cio' che succede fuori, vogliono sapere di noi, cosa facciamo, dove viviamo.
Per me e' una sfida ed un piacere allo stesso tempo: l'impatto con questa realta' le prime volte e' molto forte poi ragionandoci su ho capito che la vera sfida la vivono loro, ogni giorno e non io che poi esco e torno a casa...Sono persone splendide e anche Maya non e' da meno.

In estate non ci muoviamo molto perche' mia suocera, ovvero la mitica nonna Terry ci ha omaggiato di una meravigliosa piscina...e allora quando organizziamo qualche cena, per ora il numero limite e' 32 persone, qualcuno ci finisce sempre dentro e tutti gli altri non resistono alla tentazione di spruzzarsi o partecipare all'evento...

Ho sempre detto che in campagna non sarei mai andata ad abitare ed invece le cose non sono andate proprio cosi...
Vi presento Domenica e Peppino, i miei vicini di campagna o meglio i migliori vicini che si possano avere!!!!
Questa foto l'abbiamo scattata l'anno scorso e poi l'abbiamo modificata come se fosse una foto di una volta....
Ci chiamano per andare a prendere la torta appena sfornata, i biscotti per Ric, le uova fresche o per invitarci a mangiare a casa loro, per scambiare due chiacchere e non c'e' una volta che riusciamo ad andarcene con le mani vuote...
Per mio figlio sono i nonni di riserva: li chiama nonni e sostiene che se gli altri nonni vanno in cielo, sono molto piu' giovani di loro, Peppino e Domenica sono i suoi nuovi nonni.

Prima che nascesse mio figlio non ero un'appassionata di cucina romagnola, preferivo la cucina vegetariana o etnica ma Richi ha sorpreso tutti ed e' il vero romagnolo d.o.c. di famiglia, a 4 anni si interessa di cucina e vuole provare con me nuove cose, a volte seguo i suoi preziosi consigli e devo dire che nonostante l'eta' azzecca i sapori e le combinazioni.....
PASSATELLI IN BRODO
3 uova, 9 cucchiai di parmigiano grattugiato, 9 cucchiai di pane grattugiato, noce moscata q.b., sale q.b., pepe q.b.; rimescolare il tutto e formare una palla che non deve essere troppo appiccicosa o molliccia, se cosi' non fosse aggiungere altro pane grattugiato. Prendere attrezzo per fare i passatelli, fare delle palline grandi come una mela di piccole dimensioni e mettere i passatelli ad asciugare all'aria per 1 ora. Appena bolle il brodo di verdura o di carne, buttare dentro alla pentola i passatelli con cura, senza rimescolare troppo, dopo 2 minuti sono pronti. Lasciare riposare i passatelli 5 minuti nel brodo e il gioco e' fatto!

Essendo un diario non possono mancare le utili ma semplici ricette della cucina di campagna di casa mia: sono per tutti coloro che amano mangiare ma non vogliono pesare troppo sulla linea, sono equilibrate e adatte a tutti. Provare per credere....
TORTA DI MELE NONNA TERRY
2 uova, 100 gr zucchero, 500 gr di mele tagliate a tocchetti, 150 gr di farina con lievito, 1 scorza di limone, amalgamare il tutto e infornare a 180 gradi per 40 minuti.

lunedì 17 novembre 2008

Ho aggiunto il sito della Chiesa dell'Arte, per farvi conoscere Felice Tagliaferri, uno scultore cieco che ha realizzato il suo sogno: aprire la prima scuola al mondo per imparare l'arte, nonostante l'insegnante sia non vedente!
LA FACCETTTA FURBETTA CHE VEDETE E' QUELLA DEL MIO CUCCIOLO RICHI CHE OGNI VOLTA SE NE INVENTA UNA NUOVA PER FARMI TENEREZZA E FARLA FRANCA DOPO UNA MARACHELLA!!!

venerdì 14 novembre 2008

Seguire un bimbo di 3 anni audioleso e' stato molto impegnativo ma anche molto gratificante, oltre al fatto che il doppio ruolo di educatore/mamma mi ha aiutato ad avere la forza di creare un gruppo di collaboratori(pedagogista, maestre, genitori, logopedista, neuropsichiatra) informati e attenti alle esigenze di questo piccolo-grande ometto.
Il mio istinto mi ha suggerito di formare un piccolo gruppo di lavoro in cui includere bambini con disturbi lievi, che si potessero aiutare tra di loro senza sentirsi diversi: Andy albanese non partecipava alle attivita' proposte, Aurora colorava solo di nero, Paolino non sorrideva mai...
I colleghi invece mi hanno appoggiata ed aiutata a modificare pian piano il lavoro in base ai loro progressi, alle loro esigenze: il tempo e l'amore hanno fatto il resto.
I bambini hanno capacita' incredibili e sono disposti a utilizzarle se sanno che quando cadono c'e' sempre qualcuno disposto a dar loro una mano per rialzarsi....
Andy ora fa' tutto cio' che fanno gli altri, fa' razzia di coccole di cui e' "affamato", il linguaggio sta' migliorando; Aurora ha cominciato a fidarsi dei suoi compagni e un pochino anche delle maestre ha cominciato ad usare tutti i colori ed a casa sua i genitori e le sorelle sono un po' meno arrabbiati ed interagiscono un po' di piu'; Paolino e' l'unico grande assente del gruppo, ha cominciato a fare qualche sorrisetto ma li tiene quasi esclusivamente per le attivita' col suo piccolo gruppo speciale.

Prima di conoscere Valerio per me la comunicazione era soprattutto verbale, le parole uscivano velocemente, per comunicare agli altri la mia voglia di fare, di conoscere, di capire....ma andiamo con calma.
Mi presento, sono Valentina e non solo....

sono anche mamma di Riccardo e moglie di Beppe: un giorno ho deciso di lasciare dopo 10 anni il mio tranquillo lavoro part-time, per intraprendere la strada della liberta' , ho brindato con mio marito alla ritrovata felicita', mi ero un po' persa, un po' intristita, mi sentivo "vecchia".
Mi sveglio una mattina e penso a cio' che ho: sono iscritta al primo anno di Universita' come Educatore sociale, il mutuo e' arrivato, il lavoro ancora no ma sono ottimista e coraggiosa, una famiglia semplice e tutta stretta intorno a me!
Finalmente mi chiamano dalla Cooperativa sociale "Il Cerchio" e mi propongono un micro-lavoro di 15 ore con Valerio, un bimbo sordo con impianto cocleare, non lo conosciamo mi dicono, ci dirai tu.
E' iniziata cosi' la mia grande avventura
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