venerdì 14 novembre 2008

Seguire un bimbo di 3 anni audioleso e' stato molto impegnativo ma anche molto gratificante, oltre al fatto che il doppio ruolo di educatore/mamma mi ha aiutato ad avere la forza di creare un gruppo di collaboratori(pedagogista, maestre, genitori, logopedista, neuropsichiatra) informati e attenti alle esigenze di questo piccolo-grande ometto.
Il mio istinto mi ha suggerito di formare un piccolo gruppo di lavoro in cui includere bambini con disturbi lievi, che si potessero aiutare tra di loro senza sentirsi diversi: Andy albanese non partecipava alle attivita' proposte, Aurora colorava solo di nero, Paolino non sorrideva mai...
I colleghi invece mi hanno appoggiata ed aiutata a modificare pian piano il lavoro in base ai loro progressi, alle loro esigenze: il tempo e l'amore hanno fatto il resto.
I bambini hanno capacita' incredibili e sono disposti a utilizzarle se sanno che quando cadono c'e' sempre qualcuno disposto a dar loro una mano per rialzarsi....
Andy ora fa' tutto cio' che fanno gli altri, fa' razzia di coccole di cui e' "affamato", il linguaggio sta' migliorando; Aurora ha cominciato a fidarsi dei suoi compagni e un pochino anche delle maestre ha cominciato ad usare tutti i colori ed a casa sua i genitori e le sorelle sono un po' meno arrabbiati ed interagiscono un po' di piu'; Paolino e' l'unico grande assente del gruppo, ha cominciato a fare qualche sorrisetto ma li tiene quasi esclusivamente per le attivita' col suo piccolo gruppo speciale.

2 commenti:

cinzia demi ha detto...

Dalla forza che metti in ciò che dici traspaiono, contemporaneamente, la sofferenza e la volontà di aiutare a superare i problemi, non certo sottovalutabili, che proponi. Lungo e periglioso è il cammino di chi si fa carico della didattica speciale, ma credimi, invidiabile per l'arricchimento emotivo e affettivo che ne riceve.
In questi casi troppe parole non servono, meglio il tuo agire.
Cinzia Demi

cinzia demi ha detto...

Ho una figlia di 22 anni e uno di 16, pensa un po'. Però è vero ho tanta voglia di fare e non mi arrendo mai di fronte alle difficoltà. Sennò perchè sarei qui, a conversare con voi che, almeno per età, siete così lontani da me. Ma ti giuro che, invece, in questo modo non mi sembrate affatto lontani, anzi, mi sento di avere la vostra età. E' un bel regalo che mi fate.
Cinzia Demi